lunedì 18 marzo 2024

Blog Tour - Ricordi di Sanditon di DB Thomas

Buongiorno, cari lettori. Ho avuto modo di poter partecipare al blog tour dedicato a questo bel romanzo e il mio compito sarà quello di mettere a confronto il Sidney che ha creato DB Thomas e quello della serie tv interpretato da Theo James. Colui che doveva essere il protagonista maschile di Sanditon ha varie sfaccettature e noi le esamineremo insieme. Cominciamo?

 

Titolo: Ricordi di Sanditon
Autore: DB Thomas 
Editore: Vintage Editore
Collana: Variazioni
Traduttore: Maria La Battaglia
Illustratore: Marjan de Jonge
Data uscita: 4 Dicembre 2023
Prezzo: 16 €

Jane Austen iniziò il suo ultimo romanzo, Sanditon, nel 1817 scrivendone dodici capitoli prima di metterlo da parte. A causa della sua morte, avvenuta quello stesso anno, non lo finì mai.
Ricordi di Sanditon è un romanzo d’amore che racconta il resto della storia attraverso gli occhi dell’eroina di Jane Austen, Charlotte Heywood. La storia di Charlotte inizia prima di quella scritta da Jane Austen nel 1812, in una fattoria nel villaggio inglese di Willingden, dove vive rintanata dal resto del mondo, con il quale ha contatti solo attraverso i suoi libri e i suoi sogni finché, un giorno del 1818, un incidente su una strada molto accidentata la costringe a soggiornare lontano dal suo villaggio, a Sanditon appunto, una zona di pescatori che aspira a diventare una località balneare alla moda.
Ospitata da Tom Parker e da sua moglie, Charlotte si ritrova proprio nel cuore della società, circondata da persone che non conosce compreso il fratello di Tom, Sidney Parker. Ma Sidney è davvero quello che sembra, e Charlotte può fidarsi del proprio istinto e del proprio cuore in questo nuovo mondo?
L’incompiuto Sanditon della Austen è stato oggetto di una forte riscoperta negli ultimi anni e ha ispirato anche l’omonima serie tv su Prime Video.

SIDNEY DEL LIBRO
VS 
SIDNEY DELLA SERIE TV


«Ebbene, la famiglia Parker, con cui siete venuta qui, è una famiglia che ha una lunga storia alle spalle, non so quanto lunga, ma hanno una tenuta di campagna a Parish, distante un miglio o due da Sanditon, molto vicina a Sanditon House.» 
«Sì, l’ho vista,» replica Charlotte, «quando sono arrivata qualche giorno fa. Ma me ne hanno parlato molto poco, so solo che l’hanno lasciata dopo essersi trasferiti a Trafalgar House, due anni fa.» 
«Sì,» risponde Esther, «quella famiglia è un mistero, i genitori sono morti entrambi di vaiolo e Tom Parker, in qualità di figlio maggiore, ha ereditato gran parte del patrimonio. Susan, la figlia maggiore, che non abbiamo mai visto qui, vive a Londra mi pare di aver capito. Gli altri, Diana e Arthur, hanno abbastanza denaro da permettersi una vita agiata. Sidney è un commerciante che opera nel settore del vino e del cotone e ha una propria discreta eredità. Diana e Arthur vivono insieme, qui a Sanditon. Sidney vive a Londra nella casa di famiglia, a Holborn. So molto poco su di loro, a parte alcune voci che ho sentito su Tom Parker, che, a quanto pare, rischia di andare in prigione per debiti, visto quanti ne ha accumulati. Di Sidney Parker so che è un uomo dal temperamento instabile. Si dice che venne abbandonato molti anni orsono e che da allora si è sempre comportato stranamente. Dovete fare molta attenzione con lui.»

Sidney Parker è un uomo affascinante, con bellissimi occhi (come viene ribadito spesso nel libro) che tiene molto alla famiglia e che, da una delusione del passato, non si fida delle donne, ritenendole frivole e non degne del suo affetto. Sidney fa di tutto per aiutare suo fratello Tom anche se non vede di buon grado la sua ossessione per il progetto su Sanditon e cerca di essere un buon tutore per Georgiana, la figlia del suo benefattore a cui deve molto. Ha buon cuore ma il suo carattere si è inasprito a causa di una donna che lo ha lasciato per sposare un vecchio riccone. Questo è un quadro generale del personaggio e che viene mantenuto sia nel libro di Thomas che nella serie TV. Ma in cosa si differenziano i due Sidney? 

Oh, sono così felice, questa è la vera gioia tra un uomo e una donna, un piacere e una vicinanza senza limiti con l’uomo che presto sarà mio marito, con cui avrò i miei figli, con cui invecchierò e non rimpiangerò nemmeno un minuto della mia vita con lui al mio fianco. Lo so, lo sento. È lui, l’uomo misterioso che sognavo da ragazza non è più un mistero. Non era solo un sogno infantile. Lui è qui. È mio e io sono sua.

Vediamo... il Sidney interpretato da Theo James è più "grezzo", più aggressivo con le parole e meno gentiluomo rispetto a quello del libro. Il Sidney Parker del libro rispetta il decoro e chiede il permesso a Charlotte prima di baciarla mentre quello della serie tv massimo le chiede il permesso con gli occhi e non ci pensa due volte a rubarle le labbra. Non che abbia nulla contro l'interpretazione di Theo e la bellissima scena del bacio ma sono qui a mettere al confronto e quindi diciamo le cose come stanno.


Altra differenza è che il Sidney del libro ha scelto l'amore per Charlotte alla famiglia e a Sanditon. Cosa che, come ricordiamo a malincuore, nella serie tv non accade facendo finire la prima stagione con tante lacrime amare. Nella serie tv, Sidney sceglie di tornare da Lady Champion (Mrs Wickham nel libro di Thomas), suo amore passato, per salvare il progetto di Sanditon. Pur non amandola più, decide di sposarla per avere accesso al denaro in grado di salvare la famiglia dalla bancarotta e il progetto del fratello. Il Sidney del libro, invece, non riesce a rinunciare a Charlotte. Quindi non cede ai ricatti di Mrs Wickham per riaverlo per sé ed è disperato nel trovare un'altra soluzione per salvare la situazione critica. 


Differenza numero tre: il rapporto con Georgiana. Nella serie tv sembra che Sidney la reputi semplicemente un obbligo e non esita a rinchiuderla in una campana di vetro per salvarla da possibili corteggiatori che mirano alla sua ricchezza. Anche nel libro vediamo tale situazione ma, a differenza della serie, Sidney sceglie poi di liberare la sua pupilla dalla sua ostilità e la fa vivere come vuole lei, ovviamente dopo aver ammesso di essere stato davvero opprimente e l'aver seguito i suggerimenti di Charlotte. Il legame che ho visto nella serie tra tutore e pupilla mi è sembrato più "freddo" rispetto a quello che ho letto nel romanzo di DB Thomas. La stagione è finita che tra Sidney e Georgiana c'è conflitto e questo è aumentato dal fatto che lui ha cacciato via l'uomo che lei ama. Nel libro, invece, i due sembrano diventati di nuovo una famiglia. Georgiana torna a stimare Sidney come un fratello maggiore e lui non la vede più solo un obbligo ma come una sorella da proteggere.

«Ve l’ho detto, Charlotte, che Sidney sarebbe stato irragionevole e insensibile» piange Georgiana. «Ora vedete l’uomo che è davvero, irremovibile e diffidente. È per questo che non posso e non voglio fidarmi di lui, è per questo che devo allontanarmi da lui il prima possibile. Il mio ventunesimo compleanno è ancora così lontano.» I demoni lo perseguitano ancora. Come faremo?


Una cosa, invece, che hanno in comune i due Sidney ed è che la presenza di Charlotte li renda poi uomini migliori. Lei tira fuori il meglio di Sidney e le sue parole hanno grande impatto su di lui. Le nebbie intorno al suo cuore svaniscono e lui ritorna a vivere. Scopre che è Charlotte colei che è degna di ricevere il suo amore. 

«Charlotte,» dice lui, «so di non essere sempre stato l’uomo che avrei dovuto essere sin dal nostro primo incontro. Molte volte sono stato maleducato e so che vi meritate un uomo migliore. Ma vi amo da quando vi ho tenuta tra le braccia, quel giorno al mare, pensando di avervi persa per sempre. Non potevo sopportare, allora, il pensiero di vivere in un mondo senza di voi e non posso sopportarlo adesso. Vedervi respirare e riaprire gli occhi sulla spiaggia è stato il momento più felice della mia vita. Ho provato a diventare un uomo migliore da quando vi conosco e mi impegnerò sempre a esserlo con voi. Vi amo, Charlotte, e voglio trascorrere il resto della mia vita con voi al mio fianco. Potete amarmi, Charlotte, volete avermi, volete sposarmi?»

Ma mentre nella serie tv lui rinuncia a tale felicità, nel libro abbiamo il lieto fine che ci meritavamo. In Ricordi di Sanditon, vediamo Sidney tramite i pensieri di Charlotte. Prima di incontrarlo, Charlotte e noi lettori lo andiamo a conoscere con le descrizioni (o meglio avvertimenti) da parte della gente di Sanditon. Poi lei lo incontra e capisce che è lui l'uomo dei suoi sogni. Vediamo Sidney con gli occhi di una giovane donna innamorata che scopre pian piano i pregi e i difetti di un uomo arido e deluso dall'amore che si trasforma in un uomo appassionato e premuroso. Sidney è un pò libertino ma anche devoto, un fratello ma anche un figlio problematico, indifferente alla vita ma con una nuova possibilità per il futuro. Un essere imperfetto che ha avuto la fortuna di trovare l'amore e la devozione di una donna fantastica come Charlotte Heywood. 


«Allora è opportuno che vi dia un avvertimento, Charlotte. Non è un uomo di cui fidarsi. Non fraintendetemi, è sicuramente un uomo attraente, un uomo che potrei anche definire bello, ma dovete fare attenzione. Sa essere molto affascinante e potrebbe anche farvi piacere essere al centro delle sue attenzioni, ma è un uomo dall’umore instabile, un attimo prima vi conquista con il suo fascino, un attimo dopo vi volta le spalle, senza nessun garbo, nessuno! Io stessa sono stata vittima di questo comportamento. Non cadete nel suo incantesimo o lo rimpiangerete!»

Non perdetevi nessun appuntamento del nostro blog tour ;) Avrete modo di scoprire e discutere di vari argomenti riguardo a quest'opera incompiuta di Jane Austen e a questa sua possibile continuazione di DB Thomas.




domenica 25 febbraio 2024

Anteprima - Una condanna di ombre e spine di L.J. Andrews

 Ecco un'uscita che aspettavo da tempo e che non vedo l'ora di avere tra le mani. In arrivo Una condanna di ombre e spine di L.J. Andrews.


Titolo: Una condanna di ombre e spine
Titolo originale: Curse of Shadows and Thorns
Serie: The Broken Kingdoms 1
Autrice: L.J. Andrews
Traduttrice: Irene Favalli
ISBN EBOOK: 9791220707848
ISBN CARTACEO: 9791220707039
Editore: Triskell Edizioni
COLLANA: ROMANCE
Genere: fantasy romance, enemies-to-lovers, arranged marriage, romance, fae, magic, Beauty and the Beast with a Vikings twist, retelling.
Lunghezza: 319 pagine
Data uscita: 15/03/24

Trama:
Un accordo tra nemici.
Una maledizione senza fine.
Un amore che metterà in ginocchio un regno.

Tanto tempo fa, gli antenati di Elise si appropriarono della corona del re dei fae. Ora, in quanto nipote dell’attuale e crudele re, il suo compito è fare tutto ciò che è necessario per assicurarsi che la sua famiglia continui a sedere sul trono per secoli a venire. Il problema è che Elise preferirebbe sgattaiolare via per giocare d’azzardo con i servitori invece che partecipare a un ballo come una principessa silenziosa.
Ma quando lo zio dà il via alle negoziazioni per il suo matrimonio, Elise è costretta a smettere di infrangere le regole. Se rifiuta l’accordo, il padre moribondo ne pagherà le conseguenze.
Così, intrappolata dal suo senso di responsabilità, Elise viene affidata a Legion Grey, il bellissimo e misterioso uomo che si occuperà di trovarle un marito. Ma Legion ha tra le sue mani ben più del futuro della nipote del re, e fa nascere in lei rabbia e una passione proibite.
Quando un colpo di stato rovescia la monarchia i due scappano insieme ed Elise scoprirà che lui custodisce più segreti di chiunque altro. Per errore scatenerà una maledizione bestiale che Legion sopporta da quando ha memoria.
Mentre i segreti sul suo passato violento vengono rivelati, si pone il quesito su chi sia il vero erede al trono. La risposta metterà a rischio ancora più vite ed Elise è costretta a fare una scelta impossibile.
Eviterà uno spargimento di sangue abbandonando Legion alla bestia che si porta dentro? O porrà fine alla sua maledizione e riporterà la magia nel regno in cambio di una vita, la sua?



Alla scoperta del Cammino dei Borghi Silenti

 


IL CAMMINO DEI BORGHI SILENTI


Questa estate, pochi mesi dopo che mi sono operata per recuperare la vista, presi la decisione di fare finalmente questo cammino di cui avevo tanto sentito parlare. Ma visto che mi era venuto un attacco di pigrizia assurdo, ho preferito organizzare tramite un sito, Appennino Slow, che ha un catalogo ben fornito durante l'anno e aveva in programma questo cammino per settembre (dal 20 fino al 24). Pagando poco più di 400 euro avevo compreso il pernottamento e la colazione nelle strutture (agriturismi e b&b), guida esperta che ci ha accompagnato in tutto il viaggio (la nostra Elena è stata il top, simpaticissima e molto disponibile) il trasporto bagagli da una struttura all'altra (che sia benedetto, camminare con solo uno zainetto leggero è tutta un'altra cosa), copertura assicurativa e la credenziale per raccogliere i timbri dei posti che avremo visitato. Se mettiamo che ho alloggiato a Montecchio la notte prima della partenza (da casa mia è un'oretta e mezza di macchina) e i pranzi e le cene (e va bene, anche le birre artigianali e gli aperitivi :P), devo aver speso all'incirca 550 euro. Non è andata male, tutti soldi ben spesi per un'esperienza davvero magnifica.

Comincio nel descrivervi questo viaggio dal prima dell'inizio dell'escursione. Fidatevi, c'è da ridere a un certo punto. 
Giorno 19 Settembre: stacco dal lavoro alle 14, stanca dopo il turno di mattina che mi inizia alle 5. Il tempo di pranzare e sistemare i bagagli in macchina che mi avvio per destinazione Montecchio. Durante il tragitto, mi rifaccio la lista di cose che mi sono portata e che mi sarebbero servite per il trekking. Pensa che ci ripensa, ormai sono arrivata a metà strada che ricordo di non essermi portata una spazzola. Che sarà mai, direte voi, sono cose che si trovano facilmente ovunque. Sbagliato ma questo lo scoprirò dopo. Arrivo alla struttura, Il Ginepro, un B&B in mezzo alle colline umbre davvero delizioso. 


Praticamente per quella notte avevamo prenotato tutta la casa io e altri due che avrebbero fatto parte del mio gruppo. Così conosco in anticipo la fantastica e solare Mary e il simpaticissimo valdostano Simone.
Ricordate il problema spazzola, ecco, dopo aver lasciato i bagagli in stanza (quanto era bella e spaziosa!), mi appresto ad andare a Montecchio sperando di trovarla in un supermercato. Niente ed è stata la prima volta nella mia vita che ho visto un supermercato con scaffali maggiormente vuoti. Quindi ho pensato di provare in farmacia perché di cinesi manco a parlarne. E anche lì un buco nell'acqua ma almeno su consiglio della farmacista ho scoperto che c'è Bollicine a Guardea, un paesino vicinissimo a Montecchio e Tenaglie. In dieci minuti ero lì e quando trovai la spazzola, la guardai come fosse il Santo Graal. Mai più dimenticarsi una cosa del genere. Alla faccia di quello che non hai lo compri senza problemi.
Tornando ai miei compagni di alloggio e di escursione, dopo la disavventura della spazzola, ho giusto il tempo di darmi una rinfrescata in faccia per poi uscire a cena con loro. Tramite la chat WhatsApp creata apposta per interagire tra di noi e la guida, avevamo deciso di cenare insieme per conoscerci meglio alla sede di Amerini Trekking, il quartier generale del creatore del cammino, Marco Fioroni.  


Solo cinque di noi, compresa la guida Elena, hanno potuto partecipare ma è stato pur sempre un inizio. Fin da subito i miei nuovi compagni di avventura mi hanno conquistata con la loro simpatia e allegria. Tutti di parti d'Italia diversi ma con la passione per il trekking e la natura in comune. Finita la cena, torniamo ognuno al proprio alloggio e finalmente mi faccio una meritata doccia (lavorando in una fabbrica di surgelati, potete immaginare come odoravo di fritto) per poi riposarmi per la giornata di domani. 


Il giorno dopo si inizia la giornata con la colazione in terrazza con Simone e Mary per poi avviarci al punto di incontro di fronte all'Amerini Trekking. Parcheggiamo le macchine (si trova posto abbastanza facilmente vicino alla chiesa ma c'è a disposizione anche il parcheggio a pagamento per chi affronta il cammino) e aspettiamo il resto del gruppo. Alla fine il nostro gruppo era di ben dieci persone di ogni età più la nostra super guida (non si capisce mica che mi sono affezionata tanto a lei, vero?) e verso le 9,30 ci incamminammo. 


Per la prima tappa il tragitto sarebbe stato di circa 23 km da Tenaglie a Melezzole. Niente di particolarmente impegnativo con leggeri sali e scendi nei boschi e in valle. Attraversiamo Guardea, i bellissimi borghi silenti di Santa Restituta (solo 8 abitanti!) e di Toscolano, dove una breve pausa merenda è stata d'obbligo. Arriviamo nel pomeriggio con la pioggia al nostro alloggio in agriturismo e troviamo i nostri bagagli. Tempo di farsi una doccia che poi si cena per poi crollare a letto.












Secondo giorno! Dopo una buona colazione, ci avviamo ma il tempo è decisamente ballerino. Manco il tempo di arrivare in cima al monte Croce di Serra che ricomincia a piovere di brutto con raffiche di vento spaventose. Fu un odissea quel giorno e arrivati in cima non abbiamo potuto godere del panorama dall'alto, tuttavia con la nebbia lo scenario ha avuto comunque il suo fascino. Ci avventuriamo nel bosco e affrontiamo la discesa con la massima concentrazione per non rischiare di scivolare. Scesi dal monte passiamo per il borghetto di Morruzze, poi abbiamo un ultimo tratto asfaltato per infine arrivare al nostro agriturismo a Morre bagnati come pulcini. Per questo giorno abbiamo macinato sui 18 km ma ci erano sembrati un'eternità, soprattutto nell'ultimo tratto con i calzini e le scarpe che sembravano essere diventati acquari. L'accoglienza all'alloggio è stata molto cordiale e subito ci siamo fiondati a cercare di asciugare la roba con il phon. Potete immaginare la fatica e la pazienza ma purtroppo c'era solo quello visto che non era ancora periodo per accendere i riscaldamenti. Una doccia calda, un aperitivo con birra artigianale e bruschette e giunge l'ora di cena con piatti tipici umbri. Dopo ci aspetta un meritato riposo. 








Per il terzo giorno il cammino è stato abbastanza semplice e breve (circa 15 km). Passiamo per il delizioso paesino di Morre che, per me, meriterebbe il premio per il borgo più creativo. Abbiamo trovato creazioni molto fantasiosi tra le piante e le case che mi sono rimaste nel cuore. 






Passiamo tra le mura medievali per avventurarci in un sentiero che ci porta al carinissimo borgo di Acqualoreto in poco tempo. Poi arriva il bello non appena entriamo nel bosco. L'unico tratto di questa tappa che si poteva definire impegnativo era quello dell'Eremo della Pasquarella che consiste in una ripida discesa per poi subito affrontare una lunga salita. Un percorso a V che mi ha fatto penare ma che grazie all'aiuto dei bastoncini (presi in prestito dai miei cari compagni d'avventura) è andato bene. Finita la salita, arriviamo all'area archeologica di Scoppieto dove ci sono i resti di una fornace. Pranziamo lì vicino con i panini fatti dalle proprietarie dell'agriturismo e dopo una mezz'oretta continuiamo per raggiungere il borgo di Scoppieto e infine procediamo verso Civitella del Lago, la fine della tappa. L'ultimo pezzo di cammino è stato molto suggestivo. Si vedeva il borgo che si affacciava sul lago di Corbara, circondato dai vigneti e dai campi coltivati. Un paesaggio che meritava di essere dipinto.













Arriviamo nel nostro alloggio che stavolta consisteva in appartamenti condivisi e dopo una sistemata, usciamo per un aperitivo al bar. Per quella sera c'era qualcosa in più in programma. Alcuni di noi, tra cui ovviamente io, abbiamo avuto il piacere di presenziare a una presentazione di una mostra dedicata a Plinio il Vecchio accompagnata poi da un ricco buffet. E' stato molto interessante vedere mappe del vecchio continente e una visuale diversa del mondo in cui viviamo. Concluderemo la serata dopo una cena in pizzeria e l'ennesimo timbro sulla mia credenziale. Eh sì, in ogni posto visitato ci siamo fatti fare i timbri ed è diventato come un gioco. 











La quarta tappa è stata la più soft con leggeri sali e scendi tra vigneti. Paesaggi da cartolina con tanto di degustazione vini. Da Civitella del Lago a Baschi sono volati 13 km anche se dopo la pausa degustazione e pranzo ammetto che è stato un po' difficile riprendere il cammino per quanto mi ero rilassata (e no, non ero ubriaca). A Baschi troviamo l'alloggio più carino di tutto il viaggio, secondo la mia classifica personale. Un B&B delizioso con stanze di colori diversi che poi ci offrirà una colazione molto sontuosa (ergo tavola imbandita di ogni leccornia). Ci diamo una sistemata e poi usciamo alla scoperta del borgo e visitiamo anche un piccolo museo. Essendo l'ultima sera prima della fine del cammino, abbiamo fatto poi un aperitivo (era diventato d'obbligo farne uno al giorno) e poi in seguito avremmo avuto la cena in un ristorante vicino (compreso nel prezzo del cammino organizzato). Questa cena è stata piena di emozioni. C'è stato il discorso della nostra guida che mi ha molto commosso, il calore di un gruppo fantastico a cui presto avrei detto addio, anzi no, arrivederci. Perché non si sa mai nella vita.












Ultimo giorno: da Baschi a Tenaglie. solo 16 km ma un concentrato di viste mozzafiato. Provai un misto di gioia a tristezza mentre camminavo per quest'ultimo tratto. Ero felice di godere di queste meraviglie della Natura ma anche triste che il cammino stava giungendo al termine così presto. Questi giorni erano praticamente volati e ogni giornata con i miei compagni è stata divertente e piacevole. Un'avventura che custodirò per sempre nel cuore. 




Anche questa non è stata una tappa impegnativa ma la reputo la più bella dal punto di vista paesaggistico. Passiamo in mezzo alla campagna, anche vicino a dei calanchi, e poi entriamo in una valle incantevole. Poco dopo abbiamo il piacere di vedere una necropoli etrusca. Molto suggestiva, non c'è che dire. Una bella quantità di passi più avanti e troviamo un posticino creato da Ettore e dalla sua compagna Tanya per far ricaricare le energie ai camminatori. All'interno della grotta abbiamo trovato di tutto, sia da bere che da mangiare con tanto di camino acceso per fare le bruschette e l'affettatrice per i salumi. Tutto a offerta libera a fine pasto. Poi, sazi e rilassati da questa pausa pranzo, raggiungiamo Montecchio e lì abbiamo trovato la pace dei sensi. Non c'era un'anima in giro, solo gatti (come sempre loro non mancano mai). Facciamo una breve pausa al bar per prenderci qualcosa di fresco e dopo procediamo per l'ultimo pezzo di cammino per arrivare al traguardo. 










Manco un oretta che eravamo di nuovo a Tenaglie dove ci aspettava Marco Fioroni, il creatore del cammino, davanti alla sede di Amerini Trekking. Prendiamo con orgoglio l'attestato, un ultimo drink e ci salutiamo nella speranza di rivederci presto. Riprendo la macchina che è tardo pomeriggio e, una volta attivato di nuovo Waze, parto per destinazione casa con il cuore gonfio di soddisfazione.



Piccole considerazioni:
- E' stata la mia prima esperienza con un cammino organizzato ma posso dire che è stata la scelta migliore che potessi fare nello scegliere Appennino Slow. La guida, Elena, è stata molto efficiente e socievole, dettagliata nelle informazioni naturalistiche durante il cammino e molto brava nello gestire le difficoltà e le esigenze di ognuno di noi. Poi con il trasporto bagagli abbiamo potuto godere della bellezza del cammino senza troppo peso sulle spalle. In alcuni tratti ripidi è stato una mano santa. Ma ovviamente parlo per me che ho poca preparazione fisica ed esperienza e a cui piace concedersi qualche "coccola" in un cammino. Per gli esperti, gli amanti dell'escursionismo puro e del campeggio magari può risultare superfluo. Comunque, questa agenzia ha dimostrato una vera passione in quello che fanno e mi hanno evitato ore di tempo per organizzarmi con alloggi, pasti e materiale da portare. 
- Essendo spesso da sola nel viaggiare sono abituata a dormire in ambienti pieni di sconosciuti e mi so adattare a ogni coinquilino e alloggio spartano. Quindi non mi è dispiaciuto fare questa esperienza con altri sconosciuti provenienti da varie parti di Italia. Quello che mi ha sorpreso è che non pensavo di affezionarmi e di sentirmi subito in sintonia con il gruppo già dal primo giorno. Ne abbiamo passate tante in quei cinque giorni, soprattutto nella giornata di pioggia, ma ne siamo usciti sempre con il sorriso. Per non dire i continui aperitivi, ormai avevamo creato il gruppo degli ubriaconi, ma ci stavano tutti. Eravamo in Umbria quindi assaggiare le loro birre artigianali e prodotti locali era un must. E poi si dice "prima il dovere poi il piacere", dopo la fatica della camminata ci meritavamo tutto. Un grazie enorme a queste persone per aver reso le mie giornate magnifiche e solari: a Elena, Ester, Simone, Mary, alle mie tre adorabili "grazie" Franca, Cosetta e Paola, a Maria Rosa, Alessandro e Valerio. Grazie di esistere e spero di incrociare di nuovo la vostra strada.
- Ci sono state tappe più culturali e altre più paesaggistiche ma quello che ho trovato molto carino sono stati i piccoli rifugi per i break che abbiamo trovato nel tragitto. Come il ristorino del viandante che, come potete vedere tra le foto qui sopra, consisteva in un piccolo capanno con dentro bevande e snack con un frigo e il necessario per farsi il caffè. E anche il rifugio di Ettore che sembrava una piccola osteria nascosta in una caverna. Tutto con offerta libera, senza prezzi specifici. Ci si aspetta da noi camminatori la stessa onestà e cortesia avuta.
- All'inizio, prima di pensare di farmi organizzare il viaggio, avevo comprato la guida con le tracce gps. Per chi pensa di fare questo cammino per conto proprio dovete prenderla di sicuro. A me è risultata utile perché anche se avevo Elena su cui fare affidamento, essere comunque preparata all'escursione non faceva male. C'è un motivo per cui non ho messo foto o scritto i nomi delle strutture in cui abbiamo alloggiato ed è perché è tutto scritto nella guida e comprandola aiutate questo cammino a esistere e ad essere mantenuto bene. 

Con questo mi fermo qui. Penso di aver detto tutto ma se avete domande a riguardo, non esitate a contattarmi o a commentare qui sotto. E' un cammino che vale la pena di fare. Fare queste escursioni ci salva la mente dal continuo caos della vita di tutti i giorni e ci fa godere della bellezza del mondo. Provare per credere.