domenica 5 maggio 2024

Alla scoperto di un pezzetto di Sicilia

UN PEZZETTO DI SICILIA


Cominciamo con il dire che non è vero che in Sicilia fa sempre caldo. Sfatiamo questo mito perché pure la nostra amata isola ha risentito quest'anno degli strani sbalzi metereologici. Non appena sono atterrata a Trapani mi sono trovata vento freddo e pioggia. Mi sono rifiutata di portarmi l'ombrello nella speranza di un tempo magnanimo ma alla fine è andata così. Ma ciò nonostante, ho potuto comunque visitare la città con calma dopo essermi rifocillata con un panino con panelle e arancine (sì, ci sono andata leggera e questo è stato solo l'inizio). Avevo prenotato per una notte all'affittacamere A Quattro di Mazze (lo trovate su Booking) e grazie ai consigli del proprietario e all'ottima posizione della struttura ho potuto visitare in mezza giornata il centro storico, il porto e il bellissimo borgo di Erice.

Ma andiamo per gradi. Dopo aver lasciato il bagaglio, ho riposato un oretta visto che fuori pioveva di brutto. Una volta che il tempo si era calmato, sono uscita che erano le 16 e mi sono subito avviata verso il centro storico che ho raggiunto in meno di dieci minuti. La prima cosa che ho visto è stato l'Orologio Astronomico e la Porta Oscura. Mi piacciono troppo gli orologi astronomici e anche questo non ha deluso le mie aspettative. Poi, proseguendo per la strada principali, ci sono le varie chiese e più in là ancora troviamo la Torre del Ligny. Sono passata anche lungo le mura di Tramontana dove si gode di una vista mozzafiato per poi andare alla parte opposta dove si trova il porto. Dall'aeroporto, prima, avevo preso il bus AST (si trova in uno spiazzo proseguendo a sinistra dopo essere usciti dal terminal, alla fine del parcheggio) che mi ha lasciato proprio alla fermata del porto, quindi avevo avuto modo di passeggiare per esso prima di raggiungere l'alloggio ma comunque mi ha fatto piacere passarci di nuovo. 




Si erano fatte le 18 e sì, è stato un azzardo, ma ho voluto comunque provare ad andare a Erice. A cinque minuti a piedi dalla mia struttura, c'è una fermata, quella di via XXX Gennaio, e la linea 21 arriva proprio davanti alla funivia per Erice. La corsa impiega circa una quindicina/ventina di minuti per raggiungere la destinazione e una volta giunta lì, ho preso il biglietto andata/ritorno per la funivia e sono salita per la cima del monte. Ci vogliono circa dieci/quindici minuti per raggiungere Erice e una volta lì, si ha un'enorme porta di pietra come entrata del borgo. Questo paesino si gira in circa un'oretta e si può ammirare come il tempo sembri essersi fermato tra queste quattro mura. 
Si fanno le 19:40 e mi appresto a riprendere la funivia per scendere e aspettare il bus di ritorno. Devo dire che ho trovato i mezzi abbastanza precisi con gli orari e per le 20:40 ero tornata in alloggio. 
Ceno con due arancine che avevo preso non appena arrivata a Trapani, doccia calda e mi addormento dopo aver visto in tv La Mummia Il Ritorno (per la milionesima volta ma che ci posso fare se è uno dei miei film preferiti?). Sono crollata per la stanchezza del viaggio e dei giri fatti ma ero anche contenta di ciò che avevo visto.





Il giorno dopo avevo appuntamento con un'amica conosciuta tramite l'app Meetravel, siciliana ma di Palermo, con cui avrei trascorso il resto della vacanza fino a domenica mattina. Abbiamo preso il traghetto, prenotato ovviamente in anticipo, alle 11:40 e siamo giunte a Favignana per le 12:20. 
Non appena attraccate, siamo andate verso la nostra sistemazione sull'isola, Orsolinda Favignana (Booking) per lasciare i bagagli. Una volta sistemate, siamo andate in paese per prenderci qualcosa da mangiare e abbiamo optato per una schiacciata con porchetta di tonno, stracciatella e songino. Una vera goduria. Era la prima volta che sentivo parlare di porchetta di tonno e il gusto ha superato le mie aspettative.
Una volta finito di pranzare, abbiamo girato per il paesino e siamo giunte davanti alla Tonnara (o Ex stabilimento Florio), trovandola chiusa. Fu vano anche andare al Palazzo Florio visto che è aperto solo la mattina quindi non avevamo scelta che girare il resto dell'isola per quella mezza giornata che ci rimaneva. Presa la decisione di noleggiare bici elettriche, siamo poi andate alla scoperta della costa. Fu la prima volta che usai una bici elettrica e sembrai una vera impedita all'inizio ma poi ci presi la mano (abituai il sedere al dolore) e mi godetti paesaggi meravigliosi. Abbiamo fatto i vari itinerari (cale, spiagge e snorkeling) in due mezze giornate. Il pomeriggio del 25 Aprile siamo andate a vedere Cala Graziosa, Cala San Nicola, Scalo Cavallo, Cala Rossa, Bue Marino; siamo passate anche al faro di punta Marsala, alla Cala Azzurra, a Lido Burrone fino alla Spiaggia di Calamori in cui si devia su per tornare al centro storico di Favignana. Insomma, ci siamo girati tutta la metà destra dell'isola e il Belvedere prima di tornare a casa, riposarci e poi cenare a 210 Grammi, ristorante prenotato tramite l'app The Fork, e dove abbiamo mangiato degli ottimi piatti di pesce e un parfait di mandorle paradisiaco. 










Il giorno dopo, siamo andate di mattina a Levanzo con il traghetto delle 9:40 e tempo dieci minuti eravamo lì. Siamo salite per il borgo fino a un'estesa zona di campagna ma non avendo tanto tempo prima di tornare a Favignana, abbiamo deciso di vedere l'essenziale lì vicino come la Torre Saracena e la Cala Minnola, per poi tornare al paese e girare l'altra parte della costa fino al Faraglione. 





Ritorniamo a Favignana per l'ora di pranzo e subito ci fiondiamo alla paninoteca che avevamo adocchiato il giorno prima, Paninoteca Costanza, dove ci hanno fatto kebab di tonno con pesto di pistacchi che ricorderò per il resto della mia vita per quanto era delizioso. Uno spettacolo per gli occhi e il palato. Una volta soddisfatta la fame, ci siamo riposate a casa per un'oretta per poi riprendere il giro in bici dell'isola da dove avevamo interrotto. Il tempo non era a nostro favore, lo ammetto. C'era un vento molto forte e nuvoloni neri che non rendeva il giro facile ma sia benedetta la pedalata assistita che ci ha fatto superare l'impresa. Da Favignana si riscende verso la Spiaggia Calamori e si prosegue poi a destra per Cala Rotonda e la Cala Grande. Questo itinerario (Snorkeling) fa fare un bel giro vicino alle scogliere, vicino a una galleria che taglia il monte, per poi trovarsi in terreni di campagna e spiagge. Arrivo fino al Faro di Punta Sottile per poi riprendere la strada per casa (sempre dritti per la strada provinciale Punta Sottile poi stradina laterale alla galleria). Così posso dire che ho visto tutta l'isola o comunque la maggior parte perché oltre al faro non credo che ci fosse più che roccia e faraglioni. Doccia e riposo e ceniamo di nuovo da 210 Grammi visto che ci è piaciuta tanto la loro cucina e simpatia. Se ci andate, vi consiglio le loro busiate con gamberi e pistacchio e i ravioli di patate con scorfano e pomodorini.




La mattina di sabato siamo finalmente riuscite a visitare almeno l'Ex Stabilimento Florio. Un pezzo di storia che un tempo aveva contribuito molto all'economia del paese e alla fortuna dei Leoni di Sicilia. I Florio, si sa, è una famiglia caduta in rovina da molti anni ormai ma entrare nella loro tonnara mi ha fatto sentire come se fossi tornata indietro nel tempo e visto il loro periodo d'oro. 
Purtroppo avevamo il traghetto di ritorno per Trapani per le 11:10 e non facevamo in tempo a visitare anche il loro palazzo ma, leggendo le recensioni, non penso che ci siamo perse chissà che da vedere. 






Tornate a Trapani, siamo subito andate nel nostro alloggio, Appartamento Giglio (Booking). Sistemati i bagagli e mangiato un panino con polpo e panelle, abbiamo preso il bus per andare a fare un'escursione sull'isola di Mozia. Per raggiungere l'imbarcadero storico nella Riserva dello Stagnone abbiamo avuto varie peripezie dovute a un'incomprensione di percorso su Google. In parole povere, ci siamo trovate a fare una scarpinata in mezzo alla campagna dalla fermata sbagliata. Ci aspettava un tragitto a piedi di quasi un ora ma sul nostro cammino ecco che sbucano dei cani. Potete immaginare la nostra paura e la nostra rabbia verso le persone che lasciano i cani sciolti. Non sapevamo che pesci prendere visto che non potevamo passare con loro davanti che ci intimavano di restare ferme. Ma per fortuna, in nostro soccorso è giunto un ragazzo che ci ha offerto un passaggio con la sua Panda fino alla Riserva
Giunte all'Imbarcadero e ammirato le Saline abbiamo poi preso il traghetto per visitare la Riserva e i punti più importanti dell'isola di Mozia. Non potevamo fare altro visto che l'isola non era visitabile per via di un matrimonio ma tutto sommato ci è andata bene, il tour è stato molto interessante. Sapevate che i Fenici sacrificavano i primogeniti maschi agli Dei? Storia molto tragica ma vera. 



Finito il tour, diamo un'occhiata alle bancarelle nell'attesa che arrivi il taxi (di riprendere il bus non se ne parlava proprio e neanche di affidarci a Google maps). Abbiamo scelto la comodità per ritornare a Trapani e in un quarto d'ora eravamo di nuovo al porto. L'autista è stato così gentile da passare anche per le Saline di Trapani che eravamo curiose di vedere, rimanendo deluse per la mancanza delle montagne di sale. A quanto pare l'unico periodo in cui si possono vedere è agosto. 
Dal porto, abbiamo fatto un giro nel centro storico (il secondo per me ma vabbè, una passeggiata di ripasso non fa male). Siamo arrivate fino all'ex mercato del pesce per poi godere del tramonto dalla Torre del Ligny. Torniamo poi all'appartamento per rilassarci un paio di ore prima di cenare da Il Pilota, ristorante prenotato sempre tramite The Fork e che si trova dentro la Stazione Marittima, al secondo piano. Anche loro ci hanno soddisfatto con i loro piatti di pesce e la location è molto bella. Si ammira un bel panorama dalle loro finestre.


Domenica mattina abbiamo giusto il tempo di fare colazione e andare a prendere i cannoli che avevo prenotato, da portare ai miei genitori, e un pane cunzato per il mio pranzo. Preso il biglietto da EgaTour per l'aeroporto, abbiamo aspettato i nostri rispettivi bus e ci siamo salutate alla fermata che si trova proprio davanti all'ufficio turistico. 
Giunta all'aeroporto, ci si mette niente a salire ai controlli e ad aspettare al gate. Quello di Trapani è un buco. Appena entri, sali al piano superiore, ci sono due piccoli macchinari per i controlli e subito dopo un piccolo spiazzo con bar/gastronomia e i gate. E' l'aeroporto più piccolo che ho visto finora.
Tardiamo un quarto d'ora tra imbarco e partenza ma tempo neanche un'ora e ritorno a Roma. Chiamo la navetta per andare a riprendere la mia macchina al parcheggio e me ne ritorno a casa, stanca ma felice (e più grassa).


PICCOLI APPUNTI
- Il tempo non è stato generoso con noi. E' stato bello e con le temperature più calde solo quando siamo andate via da Favignana. Ma questo per dire che se non c'è il tempo ideale per il mare, ci sono altre attività alternative. Toglietevi dalla testa che a Favignana si va solo per farsi il bagno e prendere la tintarella. Sì, magari avremo avuto anche noi questa occasione, ma in mancanza di questo, in due giorni si gira l'isola sia a piedi che in bici. I paesaggi che regala Favignana sono davvero tanti e tutti di gran bellezza. Noi andandoci fuori stagione non abbiamo speso praticamente niente in alloggio e se faceva caldo sarebbe stato un colpo di fortuna.
- Prenotando tramite The Fork si ha ulteriore sconto sui pasti ma comunque in Sicilia non si spende niente per mangiare. E voi direte "grazie al caxxo" ma ve lo dico uguale. Tipo, abbiamo pranzato sempre con panini e arancine spendendo in media 5-10 euro. Per colazione sempre cappuccino con cornetto al pistacchio e cannoli. Cosa NON ho mangiato? L'insalata. Per il resto direi che ho assaggiato tutto quello che volevo. La mia dieta è stata in stand by per quei giorni.
- Uno dei problemi della Sicilia sono i collegamenti non sempre buoni. Per arrivare alle Saline di Trapani dal centro non c'è nessun mezzo pubblico obbligandoti a farti una scarpinata di 40 minuti o noleggiare bici o auto o chiamare un taxi. Stesso discorso per raggiungere la Riserva dello Stagnone e l'isola di Mozia. Non c'è niente di diretto che dia modo ai turisti di raggiungerle. 
- Altro problema è che non seguono degli orari di apertura definitivi e su internet non si trova niente di sicuro. A Favignana non sapevamo mai quando apriva il Palazzo Florio e la Tonnara. Chi diceva un orario e chi un altro, chi diceva che il biglietto costava così e chi cosà. Ci è sembrato che aprissero quando gli girava a loro lasciandoci deluse per le mancate occasioni. 
- Per muoversi a Favignana, evitate di noleggiare auto. Molto più comoda la bici o lo scooter vista la presenza di molte stradine sterrate. 
- Per completare il giro delle isole Egadi ci mancava Marettimo ma era più lontana e con il mare mosso era troppo un'azzardo. D'estate vale di più la pena da visitare perché è un'isola selvaggia con niente da visitare, solo vegetazione e due case, ideale per le immersioni e snorkeling. 
- Molti, a quanto pare, non sanno che le famose montagne di sale nelle Saline si trovano solo ad Agosto (informazione data dal tassista) e quindi si giunge lì senza poter fare delle foto degne da ricordare. Altra informazione utile: se volete provare a vedere i fenicotteri nella Riserva dello Stagnone e nelle saline, aspettate il tramonto.
- I siciliani sono molto cordiali e alla mano quindi non esitate a chiedere indicazioni e info. Io chiesi sia a una fornaia per trovare i migliori cannoli della città che all'autista del bus per sapere a quale fermata scendere per la funivia. Per non parlare poi del buon cuore del ragazzo che ci ha accompagnato alla Riserva. Fidatevi se vi dico che non è scontata tale disponibilità e gentilezza.
- Erice è un borgo che vale la pena visitare, una volta che stai a Trapani. La funivia poi è un'esperienza da fare assolutamente. Certo, per chi soffre di vertigini può benissimo usare la macchina per arrivare su, ma per chi non ha problemi si gode di una vista dall'alto che vale, soprattutto al tramonto. Questo borgo non è stato Borgo dei Borghi per niente.

Con questo, penso di aver finito. E voi ci siete stati in questo pezzo di Sicilia o avete visitato un'altra parte? Avete intenzione di andarci? In tal caso, spero di esservi stata utile. Per altre domande o anche solo per farmi sapere della vostra esperienza, basta che mi lasciate un commento.
A presto!


mercoledì 1 maggio 2024

Anteprima - Cinder & Ella di Kelly Oram

 

Buonasera, readers! In arrivo dopodomani un retelling di Cenerentola (ma va!? non si capiva dal titolo, vero?) scritto da Kelly Oram.


Titolo: Cinder & Ella
Autrice: Kelly Oram
Editore: Always Publishing
Genere: Romance Young Adult
Pagine: 328
Data di uscita: 3 maggio 2024
Prezzo cartaceo: € 14.90
Prezzo ebook: € 4.99
Traduzione: Edy Tassi

Il problema, con le fiabe, è che nella maggior parte dei casi cominciano con una tragedia...

Ella ha diciotto anni ed è un’appassionata di cinema e libri. Sul suo blog scrive recensioni spiritose che catturano l’attenzione di Cinder, un ragazzo di cui non conosce l’identità, ma che diventa presto il suo migliore amico e di cui lei si innamora.

A causa di un incidente stradale, in cui ha perso la mamma e ha riportato gravi ustioni, Ella però ha trascorso gli ultimi otto mesi in ospedale, per riprendersi dalle ferite e dal trauma. Ora deve trasferirsi a casa del padre che l’ha abbandonata quando era bambina e che vive con la nuova moglie e le due nuove figlie in una bellissima villa di Los Angeles.

La convivenza non è facile per Ella, che viene presa in giro dalle sorellastre e dai loro amici a scuola. Lei vorrebbe andarsene, ma l’unico modo per tornare “libera” è costruirsi una rete di sostegno che possa aiutarla ad affrontare le sfide che l’aspettano. Per questo, Ella decide di ricontattare l’unico amico che spera le sia rimasto, anche se non lo sente dal giorno dell’incidente e non sa davvero chi sia.

Brian è l’idolo di tutte le ragazzine, il ragazzo d’oro di Hollywood, il bad boy di cui tutti parlano. Per lui è un momento magico, perché sta per uscire il film che potrebbe garantirgli una nomination all’Oscar e farlo entrare nell’olimpo degli attori più richiesti e famosi. Deve solo dare una ripulita alla sua reputazione. Per questo, gli propongono di inscenare un finto fidanzamento con Kaylee Summers, che non solo è la sua co-protagonista nel film, ma anche la figlia di uno dei produttori più importanti di Hollywood.

Brian accetta, ma proprio in quel momento, dal passato gli arriva la mail di qualcuno che pensava non avrebbe sentito più, la ragazza con cui ha condiviso tre anni di chiacchierate anonime e di cui è segretamente innamorato.

Sarà questa, finalmente, l’occasione per loro di prendere coraggio e uscire allo scoperto? O la loro storia sarà destinata a non avere il suo lieto fine?



domenica 14 aprile 2024

Recensione - Ricordi di Sanditon di DB Thomas


Titolo: Ricordi di Sanditon
Autore: DB Thomas 
Editore: Vintage Editore
Collana: Variazioni
Traduttore: Maria La Battaglia
Illustratore: Marjan de Jonge
Data uscita: 4 Dicembre 2023
Prezzo: 16 €

Jane Austen iniziò il suo ultimo romanzo, Sanditon, nel 1817 scrivendone dodici capitoli prima di metterlo da parte. A causa della sua morte, avvenuta quello stesso anno, non lo finì mai.
Ricordi di Sanditon è un romanzo d’amore che racconta il resto della storia attraverso gli occhi dell’eroina di Jane Austen, Charlotte Heywood. La storia di Charlotte inizia prima di quella scritta da Jane Austen nel 1812, in una fattoria nel villaggio inglese di Willingden, dove vive rintanata dal resto del mondo, con il quale ha contatti solo attraverso i suoi libri e i suoi sogni finché, un giorno del 1818, un incidente su una strada molto accidentata la costringe a soggiornare lontano dal suo villaggio, a Sanditon appunto, una zona di pescatori che aspira a diventare una località balneare alla moda.
Ospitata da Tom Parker e da sua moglie, Charlotte si ritrova proprio nel cuore della società, circondata da persone che non conosce compreso il fratello di Tom, Sidney Parker. Ma Sidney è davvero quello che sembra, e Charlotte può fidarsi del proprio istinto e del proprio cuore in questo nuovo mondo?
L’incompiuto Sanditon della Austen è stato oggetto di una forte riscoperta negli ultimi anni e ha ispirato anche l’omonima serie tv su Prime Video.


Avendo letto quel poco che la Austen era riuscita a scrivere di Sanditon e aver visto la prima stagione della serie tv, mi sono poi rifiutata di vedere la stagione dopo senza Sidney. Perché? Perché per me ormai non c'era Charlotte senza Sidney e non c'era Sidney senza Charlotte. Nel mio cuore accettavo solo loro due per un lieto fine e non volevo rovinare questa mia immagine romantica con altri terzi incomodi. Thomas ha dato luce a questa mia immagine e ha dato una mano alla Austen a completare quest'opera rendendo felici le sue lettrici. 

Charlotte Heywood vive felicemente a Willingden con i suoi genitori e numerosi fratelli e sorelle. Ma un giorno, la sua tranquilla esistenza campagnola viene interrotta da un incidente in carrozza di cui ne diventa la salvatrice. Da questo imprevisto conosce i signori Tom e Mary Parker che per ringraziarla del suo aiuto, invitano la ragazza a passare del tempo con loro, a Sanditon, una zona balneare ancora in costruzione e gestita da Tom Parker stesso. La ragazza accetta volentieri così da allargare i suoi orizzonti. Scoprirà presto che Sanditon è ben lontana dall'essere tranquilla e monotona come Willingden e farà nuove conoscenze, tra cui Sidney Parker, l'affascinante fratello di Tom. Lui è scortese con lei all'inizio e cerca di tenerla a distanza ma poi le cose cambiano, l'attrazione tra loro è forte e le parole tra loro da amare diventano dolci come il miele. Ma il lieto fine per loro si allontana non appena ricompare un amore passato e i problemi economici della famiglia Parker dovuti a Sanditon. Quel luogo è un tesoro da custodire quanto una rovina per Charlotte e i suoi amici ma l'aiuto arriverà da qualcuno di inaspettato che si rivelerà essere anche una fonte di risposte alle domande della nostra protagonista su molte cose.  

Charlotte Heywood viene descritta come una Mary Sue. Perfetta in tutto: studiosa, aggraziata, carismatica. A volte fino all'eccesso, come a compensare la sua controparte piena di difetti, Sidney. Lui è contraddizione, scontroso e pieno di sfiducia nel genere femminile. Ma poi si dimostrerà premuroso, altruista e passionale nel dimostrarsi degno di amore (potete leggere di più di lui nel mio articolo QUI). Ho amato anche personaggi secondari, soprattutto la dolce Mary, che è stata un continuo sostegno per Charlotte e per Sidney, e Georgiana con il suo carattere ribelle e impulsivo.

Ho adorato questo libro, mi è quasi sembrato di leggere un libro della Austen, ma non posso negare che abbia dei difetti strutturali che mi hanno impedito di valutarlo con un punteggio pieno. La perfezione di Charlotte è troppa da sembrare anormale a mio parere, tanto che l'unica cosa in cui ha sbagliato è aver avuto qualche pregiudizio e avventatezza da farla sembrare ingenua. Poi la sua reazione nel sentirsi rivelare delle cose tanto importanti non mi ha convinto per niente. E non dico nient'altro per non fare spoiler. Poi il finale è stato troppo frettoloso con dei brevi riepiloghi su come sia andata la vita dei personaggi senza perdersi in descrizioni o in qualche dettaglio più. Solo l'essenziale che mi ha fatto storcere il naso. Ok, sono contenta del lieto fine per tutti ma avrei gradito una maggiore attenzione sul matrimonio di Charlotte e Sidney che era il più importante. Pazienza, Thomas ha fatto comunque un buon lavoro e gli sarò sempre grata per aver dato una continuazione a quest'opera che ha da secoli un enorme potenziale.

Grazie mille alla Vintage per la copia omaggio.




domenica 7 aprile 2024

Anteprima - Shadows of Fire di Brenda K. Davies

Ok, forse sarà complice la copertina ma questo libro sembra che mi stia chiamando ed è un richiamo a cui non riesco a resistere. Non vedo l'ora che sia disponibile su Amazon.


TITOLO: SHADOWS OF FIRE
AUTORE: Brenda K. Davies
SERIE: I REGNI DELL’OMBRA Vol.1
EDITORE: Queen Edizioni
GENERE: Fantasy
FORMATO: Ebook – Copertina flessibile
PREZZO: 4,49 Ebook – 15,10 Copertina flessibile
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17/05/2024

Entra nei Regni dell’Ombra. Un mondo in cui i vampiri banchettano, i licantropi amano profondamente, le fate oscure seducono, i draghi governano i cieli… e il tradimento si nasconde dietro l’angolo.

Lexi non riesce a credere che lei, per metà vampira, sia stata invitata per l’Imbrunire nel regno dei Fae oscuri. Non potrà mai dimenticare il primo viaggio in un Regno d’Ombra, soprattutto dopo l’incontro con Cole, principe dei Fae oscuri. Nonostante il principe si sia sempre identificato di più con la sua parte di Fae oscuro, la presenza di Lexi nel suo regno risveglia la sua metà licantropa. Il loro amore crescente sopravvivrà alla crudeltà dei Regni d’Ombra o saranno loro i prossimi a cadere?



Vi presento Khrystyna Gryshko

Buonasera! Oggi vi presento questa autrice e alcuni dei suoi lavori. Li potete trovare tutti su Amazon sia in digitale che in cartaceo.

La guerra, il rapimento, un’infanza rubata.
Questo è ciò che accade a Mariah ed ai ragazzi della sua città. Privati di tutto, anche della facoltà di odiare i loro rapitori. Questi infatti sono i loro stessi connazionali; tutti loro si ritroveranno uniti nella guerra contro la Russia. 
Nonostante la morte sia sempre presente la vita pretende di esistere e rivendica i sentimenti che la nutrono: amore e amicizia.
Mariah non dimenticherà mai ciò che ha vissuto, ed è per questo che in età adulta deciderà di raccontare al mondo le atrocità della guerra di Cecenia. 


“Benvenuti a Neverland” dice l’insegna del più anormale e magico ospedale psichiatrico di Parigi. I suoi abitanti e gli infermieri vi faranno letteralmente perdere la testa. 

“Benvenuti a Neverland” è soprattutto una storia d’amore.

Che sia l’amore di una stagista per un internato,

che sia la ricerca dell’amore per la vita di Peter Trevis, che sia l’amore fra due donne, Lizzy e Samantha…

Neverland è amore, ma tradotto tristemente significa "un posto che non c’è".

Forse trattasi di un’insegna che porta a niente. Spetta a voi scoprirlo e nel farlo vi chiedo una buona dose di osservazione. Non date mai nulla per scontato. La pazzia, d'altronde, è imprevedibile!


Immaginate un mondo diverso da quello che vedete ora… Immaginate se fra noi ci fossero degli Dei dormienti, che solo aspettano di essere risvegliati. Cosa accadrebbe? Ce lo racconta Vita, una ragazza in apparenza normale, che un giorno incontra Arte. Le due diventeranno amiche e vivremo con loro un viaggio straordinario, tra reale e irreale, presente e passato, vita e morte, fede e speranza...


Al di fuori di qualunque genere e di qualunque definizione, il libro di Khrystyna Gryshko non può essere rinchiuso in nessuna categoria. Fantasy, fiaba, romanzo d'amore, d'avventura e d'amicizia, adatto ai bambini, perfetto per gli adulti, ricco di sentimenti, velato di soprannaturale e di spiritualità. Una miriade di personaggi, umani e non, popolano questa lunga narrazione che si srotola lungo il proprio tempo per generazioni, lasciando cadere qua e là vaghi riferimenti a testi sacri del passato. Un romanzo che ci trasporta in un mondo magico e incantato dove troviamo, tra gli altri, la bella Elisabeth con i suoi disegni molto speciali, Dodo e le sue lacrime magiche, Wolfy il lupo e Susy la volpe con un rapporto tutto loro… e ancora re e regine, l'acqua della vita e lo spirito creatore… elementi grandiosi che non permetteranno di staccarsi dalle pagine e di abbandonare il fantastico regno di Erea.

BIO
Mi chiamo Khrystyna Gryshko e sono nata nel 1992 a Pidluzhzhya, un piccolo villaggio Ucraino. Mia madre è emigrata in Italia quando avevo soli 9 anni. Fu allora che iniziai a scrivere le mie prime poesie che periodicamente le spedivo assieme a qualche lettera. Ho spedito anche alcune mie fiabe dell’epoca ad un settimanale per i bambini chiamato “Kazkovej Vechir” che le ha pubblicate in una delle sue edizioni. Fui cresciuta dai nonni assieme a mia cugina in una casa praticamente priva di libri e in mezzo alla povertà che l’Occidente ha perduto da tempo. Nel mio villaggio c’era solo un telefono da cui poter chiamare, non c’erano i lampioni, l’acqua si prendeva dai pozzi, le strade erano sterrate e la gente sopravviveva grazie alla coltivazione della terra. Noi compresi. Io amavo la pioggia e l’odore di quella terra. La mia terra ormai non più completamente mia. Fui forzatamente portata in Italia da mia madre all’età di 13 anni mentre ormai la vedevo come una sconosciuta e i rapporti si erano logorati. Non sono mai riuscita a perdonarle di aver perso, o forse buttato, i miei manoscritti. A 13 anni diventai la vittima preferita dei bulli e razzisti. Uno di loro strappò persino il mio manuale della grammatica italiana dicendo che tanto non avrei mai imparato e che non sarei mai stata come loro. Beh, ha avuto ragione in parte. Non sono mai diventata come lui e ne vado fiera. Per quanto riguarda la lingua, invece, devo dire che l’ho imparata abbastanza in fretta. A soli 16 anni finii il mio primo romanzo per bambini ed adolescenti chiamato “EREA” che ora è in commercio grazie a Europa Edizioni. A 17 anni invece incominciai a scrivere letteratura impegnativa, “Bucaneve calpestato”, ambientato durante la guerra in Cecenia. Lo terminai a 18 anni a mano non avendo avuto un computer. Trascrissi tutto durante l’estate successiva alla mia maturità in Ragioneria. Proseguii il mio percorso di studi e mi laureai in Economia e Management presso la Bocconi di Milano, città di cui non mi sono innamorata ma che sicuramente offre più sbocchi lavorativi. Sempre durante gli anni universitari scrissi “Benvenuti a Neverland”, un romanzo psicologico, uscito presso Arduino Sacco Editore. Ciò che più mi stimola, però, sono le poesie. Mi stimolano perché sento che stanno morendo. In Italia secondo le recenti stime si contano più poeti che lettori di poesia. Ciò può significare una cosa sola: pesino i poeti non la leggono. Mi resta da dire: “Che vergogna!” Sin dall’età di 9 anni non ho mai smesso di scrivere poesie e a leggerle qua e là. Ho pubblicato la mia prima raccolta poetica, “Io mi bacio da sola”, nel 2018 presso DreamBook di Stefano Mecenate e una seconda da titolo “Guerra” presso Bertoni Editore. Mi considero una scrittrice poliedrica e pertanto nei miei progetti futuri rientrano pubblicazioni di svariate raccolte oltreché altri romanzi attualmente in via di sviluppo. Il progetto più ambizioso su cui sto lavorando è la realizzazione di una mia sceneggiatura cinematografica per ogni mio romanzo. Come potete osservare, non mi limito ad un solo genere e adoro sperimentare in vari campi artistici, in quello che, secondo me, è la mia vera vocazione. Sì, lo grido forte: SONO UN’ARTISTA!



Le magiche anteprime Heartbeat al Salone di Torino

Ogni volta, all'approssimarsi del Salone, mi sento pervasa da una sensazione di invidia ma anche di meraviglia per delle anteprime di cui vedrò la luce più tardi. Anche quest'anno la Heartbeat arricchisce il suo catalogo fantasy con titoli che mi attirano come calamite. Ecco a voi le trame e le stupende copertine.